Il mondo del Circo e del Lunapark, sempre in movimento, è un mondo arcaico che si specchia costantemente in quello circostante dei cosiddetti “fermi”, con una lenta infiltrazione di mode contemporanee e di valori come di disvalori di una società perennemente in divenire dominata dalla tecnologia e dalla globalizzazione.
Il mondo del Circo e del Lunapark è necessariamente un mondo protetto in se stesso con delle evidenti chiusure, di cui i cancelli assumono un significato simbolico. La Gente del Viaggio è una società molto orgogliosa delle proprie tradizioni e del proprio modo di vivere ed i singoli membri non possono mai prescindere dagli interessi comuni e dai giudizi della piccola comunità.
Tutti questo si ritrova nei bambini, molto socievoli, allegri, giocosi, ma anche molto attaccati al loro piccolo clan, alla attività della propria famiglia in cui si inseriscono responsabilmente molto presto. Normalmente frequentano la scuola pubblica nel luogo dove si trovano in quel determinato momento ma stentano ad allacciare rapporti affettivi e di collaborazione; il tempo ristretto di frequentazione lascia spazio solo a rapporti superficiali che non richiedano approfondimento. C’è una sorta di inconscia autodifesa di chi non può mantenere a lungo relazioni stabili e necessita troppo spesso di lasciare ambienti e situazioni per re ambientarsi in situazioni diverse e nuove.
Questo cambiamento di luogo, di compagni, di insegnanti, che si ripete trenta o quaranta volte in un anno scolastico, crea notevolissime difficoltà da un punto di vista di una programmazione e continuità didattica, si arranca come si può, spesso ripetendo più volte lo stesso argomento e saltando a piè pari un’altro. Poi c’è il tempo del viaggio e dell’impianto che chiede più giorni, la ricerca della nuova scuola, non sempre facile e facilitata, il breve necessario inserimento e la nuova partenza … in capo all’anno sono pochi i giorni davvero utili per lo studio, molti meno di quelli che appaiono sui curriculum che seguono i bambini.
Sono due i progetti sperimentali condotti da due gruppi di lavoro diversi, uno in Toscana, ed uno nella provincia di Rovigo per un sostegno alla scolarizzazione, promossi dalla Fondazione Migrantes, per andare incontro alle esigenze dei minori e delle famiglie in movimento e che sostano per breve tempo negli istituti scolastici. Ambedue i progetti sono rivolti prevalentemente alle famiglie dello Spettacolo Viaggiante, senza escludere le famiglie del circo. La caratteristica è che queste hanno un "giro" annuale di piazze che le riporta ciclicamente nello stesso luogo, cosa che non si verifica per il circo. I due progetti si diversificano dal fatto che nel Veneto il giro delle Fiere prevede, in genere, soste molto brevi e quindi un gran numero di spostamenti, in Toscana invece le soste sono un po' più lunghe in un numero minore di piazze. I due progetti sperimentali si avvalgono ambedue di un quaderno di accompagnamento che lasci traccia del percorso didattico effettuato. Uno è indirizzato soprattutto al sostegno familiare nel rapporto con le scuole: il collegamento tra queste è mantenuto dalle famiglie stesse supportate da un operatore, l'altro sta realizzando una rete di comunicazione tra gli istituti scolastici disponibili all’accoglienza attraverso l’utilizzo di internet e la formazione dei docenti.
Se questo andirivieni da una piazza all’altra e da una scuola all’altra è uno ostacolo per la crescita “culturale”, in senso molto stretto del termine, dall’altra esercita sui bambini una capacità di adattamento alle diverse realtà, allo studio e comprensione dell’altro. I bambini crescono presto, e molto precocemente indirizzano il loro futuro. In effetti nel Circo e nel Lunapark la vita è già indirizzata dalla nascita, lo studio non serve a capire le proprie capacità ed orientare la vita; troppo spesso alla scolarizzazione viene data un’importanza relativa ma ci si sta rendendo sempre più conto quanto questa sia importante ed imprescindibile nelle relazioni col mondo circostante.
È anche vero, specie nei lunapark, che là dove c’è stata la possibilità di fermarsi o di fermare il bambino presso parenti od amici per favorire un percorso scolastico regolare che andasse oltre la scuola dell’obbligo, si sta verificando il fenomeno dell’abbandono dell’attività familiare verso altri indirizzi, anche se non si è mai perso il senso, e l’orgoglio della propria appartenenza. |